Milan, Morata non dimentica la tragedia di Valencia: ma le sue parole scatenano il web

La sua zampata l’ha messa, in quella che era casa sua, contribuendo ad un successo che mancava da 15 anni, in casa Milan. Alvaro Morata, scuola Real Madrid, si sta trasformando in centravanti lontano dall’area di rigore, per assecondare i desideri di Fonseca: ma i gol li sa fare.

Morata e quel precedente contro il Real Madrid Morata, esultanza sommessa “Qui vicino c’è l’inferno” Morata scatena il web

Morata e quel precedente contro il Real Madrid

Era il 2015 quando realizzò il decisivo 1-1 in semifinale di Champions League: si giocava Real Madrid-Juventus, era il 13 maggio 2015, e l’attaccante spagnolo replicò il gol del match di andata, conclusosi 2-1 per i bianconeri. Su di lui c’era pendente la “recompra” del Real Madrid, avrebbe giocato due anni a Torino per tornare poi alla casa madre prima di partire per un lungo giro attraverso l’Europa che alla fine lo ha portato a Milano, sponda rossonera.

Morata, esultanza sommessa

Eppure, così come in quella sera del 2015 Morata non esultò per “rispetto” alla sua ex squadra, allo stesso modo ieri sera non ha potuto godere né del gol, né della vittoria. Il motivo è sin troppo scontato: ancora troppo forte la commozione per quanto successo nei giorni scorsi a Valencia, impossibile lanciarsi in esultanze sfrenate anche per rispetto a quello che sta vivendo la Spagna e in particolare la comunità di Valencia, colpite dall’alluvione. Ed Alvaro lo ha chiarito davanti alle telecamere di Sky.

“Qui vicino c’è l’inferno”

Parole che confermano la sensibilità del giocatore, che ha voluto dare un segnale di rispetto per chi sta vivendo una situazione terribile dopo aver perso familiari, amici, casa e con una vita tutta da ricostruire: “Soddisfazione personale? Emozione giusta per me. A 300-400 km da qua la gente sta passando un inferno. Sono orgoglioso della mia squadra e non possiamo fermarci e dobbiamo continuare a lavorare e mi spiace non poter essere nella mai terra ad aiutare”.

Morata scatena il web

Parole che fanno seguito a quelle rese da Ancelotti, nella conferenza stampa pre-partita, ed alla commozione di Fonseca (come di tanti presenti) durante il minuto di raccoglimento. Eppure, il mondo del web non conosce pietà anche davanti a tragedie simili, perché le parole dell’attaccante rossonero hanno comunque rappresentato uno spunto per delle polemiche. “Tanti hanno bei pensieri ma poi nessuno ha il coraggio di smettere di giocare e sporcarsi di fango”, è il commento di Charlie. Allo stesso modo Giuseppe: “Esattamente cosa gli impedisce di lasciare Milano e andare nel suo paese per 1-2 settimane ad aiutare?”. E Vincenzo aggiunge: “inizia a donare se vuoi aiutare, invece di fare il moralista.. tanto anche se ci fossi la pala in mano non la prenderesti comunque”.